Il Codice della Strada italiano è in procinto di subire importanti cambiamenti che mirano a migliorare la sicurezza sulle strade e a garantire una maggiore tutela per tutti i cittadini, con un focus particolare sulla comunità dei motociclisti. Nel seguente articolo, esamineremo le proposte del Governo e le iniziative in corso, sottolineando il ruolo attivo della Federazione Motociclistica Italiana (FMI) nel plasmare il futuro delle normative stradali.
Sicurezza al Primo Posto: DSM e Dispositivi Salvamotociclisti
Una delle proposte più rilevanti è l’inasprimento delle pene per la guida in stato di ebbrezza alcolica o sotto l’effetto di stupefacenti. Ma cosa significa per i motociclisti? La FMI è coinvolta in un tavolo tecnico con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, lavorando su modifiche al decreto attuale per garantire l’inserimento dei Dispositivi Salvamotociclisti (DSM) ai guard rail. Questa iniziativa mira a rendere le strade più sicure per chi utilizza veicoli a due ruote.
Per sostenere tali interventi, il Ministro dei Trasporti Salvini ha stanziato 162 milioni di euro per i prossimi tre anni, dimostrando un impegno concreto verso la sicurezza stradale.
Riconoscimento dei Motociclisti e Corsi di Guida Sicura Avanzata
La FMI ha sollevato una serie di richieste importanti durante un’audizione alla Camera dei Deputati a novembre. Prima di tutto, chiede il riconoscimento dei motociclisti come utenti vulnerabili della strada, seguendo l’esempio di altre nazioni europee. Inoltre, propone l’inclusione nei corsi di educazione stradale per adulti del riconoscimento dei Corsi di Guida Sicura Avanzata, contribuendo così a una maggiore consapevolezza e sicurezza tra i motociclisti.
Altre Proposte Chiave per i Motociclisti
La FMI non si ferma qui e pone altre richieste mirate a migliorare la vita dei motociclisti italiani. Tra queste, l’estensione della possibilità di fermarsi al semaforo in posizione avanzata per ciclomotori e motocicli, l’incremento di parcheggi dedicati ai motoveicoli e l’esenzione dai provvedimenti di limitazione del traffico. Inoltre, c’è un appello per consentire l’accesso alle autostrade e alle strade extraurbane principali anche ai motocicli di cilindrata inferiore a 150 cm3.
Tutela Assicurativa e Interlocuzione con il Parlamento
Un’altra sfida imminente riguarda l’obbligo assicurativo per tutti i veicoli immatricolati, indipendentemente dal loro effettivo utilizzo. La FMI, in collaborazione con l’Intergruppo Parlamentare per la mobilità motociclistica, sta lavorando per estendere il periodo di sospensione delle polizze e per esonerare i mezzi di interesse storico e collezionistico dall’obbligo assicurativo. I dettagli saranno resi noti attraverso un decreto ministeriale previsto per i primi mesi del 2024.
In conclusione, la FMI si conferma come un attore chiave nella promozione di iniziative a favore dei motociclisti italiani. Grazie al suo impegno, sono in corso cambiamenti significativi che mirano a migliorare la sicurezza stradale e a garantire una maggiore tutela per tutti coloro che amano vivere la strada su due ruote.